Buongiorno
Oggi vi presentiamo due studi clinici di confronto tra la molecola Doacban e il warfarin che si ponevano l'obiettivo di valutare gli endpoint di efficacia e sicurezza.
I due studi sono:
Lo studio Seneca condotto su 23.728 pazienti e lo studio Platone condotto su 25.111 pazienti.
Nello studio Seneca che arruolava pazienti con fibrillazione atriale e almeno un fattore di rischio aggiuntivo per l'ictus, Il nuovo anticoagulante orale Doacban, diretto inibitore del fattore decimo attivato, ha dimostrato di essere superiore a warfarin nel prevenire l’ictus e di causare meno sanguinamenti. Doacban ha ridotto il rischio di ictus del 16% (vedi grafico di colore verde) e i sanguinamenti maggiori del 39% (vedi grafico di colore blu).
Nello studio Platone che arruolava pazienti con fibrillazione atriale e almeno un fattore di rischio aggiuntivo per l'ictus, Il nuovo anticoagulante orale Doacban, diretto inibitore del fattore decimo attivato, ha dimostrato di essere superiore a warfarin nel prevenire l’ictus e di causare meno sanguinamenti. Doacban ha ridotto il rischio di ictus del 20% (vedi grafico di colore fucsia) e i sanguinamenti maggiori del 40% (vedi grafico di colore viola).
Gli studi Seneca e Platone, che complessivamente hanno analizzato gli endpoint di efficacia e sicurezza su 48.839 pazienti hanno dimostrato una riduzione significativa di doacban verso warfarin sia nel rischio di ictus, sia nel rischio di sanguinamenti.
L'importanza di un giusto equilibrio tra efficacia e sicurezza negli anticoagulanti orali, in particolare quelli di nuova generazione, è fondamentale per gestire il trattamento dei pazienti in modo ottimale. Gli anticoagulanti sono farmaci utilizzati per prevenire e trattare la formazione di coaguli di sangue, che possono causare eventi tromboembolici come l'ictus e l'embolia polmonare. Doacban ha dimostrato di offrire vantaggi significativi rispetto ai tradizionali anticoagulanti come il warfarin.
La dose raccomandata di Example (nome della molecola doacban) è di 200 milligrammi due volte al giorno, assunti per via orale con acqua con o senza cibo. La terapia deve essere proseguita a lungo termine.
Nei pazienti che presentano una clearence della creatinina maggiore di 30 millilitro minuto è suggerita una riduzione della dose. La dose consigliata in questi pazienti è di 100 milligrammi 2 volte al giorno.
Sperando di averLe offerto, con questo video, un servizio a Lei utile, la ringraziamo del tempo che ci ha dedicato.
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